Criteri per decidere
Di fronte alla notizia di un nuovo bando di finaziamento ci possono essere diverse reazioni, da una parte c’è il rifiuto generale (“tanto non si riesce a vincere”) dall’altra la tentazione di buttarsi sempre e comunque (“proviamoci, che ci costa?”).
Nessuna delle due risposte è valida se non è preceduta da un’attenta analisi, perché quello che sembra fato apposta per il nostro progetto o la nostra azienda potrebbe nascondere insidie che si traducono in perdite i tempo e/o di soldi.
La cosa migliore sarebbe quella di farsi affiancare da una persona esperta di finanza agevolata, ma non sempre è possibile, anche perché spesso non c’è molto tempo per decidere, e, spesso, rivolgersi a terzi sembra troppo dispendioso o poco sicuro per l’azienda (tutela dei progetti), anche se, per fortuna, sempre più aziende hanno capito che la finanza agevolata è un argomento che richiede un approccio struttrato, professionale e non improvvisato.
La lista che segue può accelerare le procedure di valutazione e può anche essere la base per la redazione della ‘scheda’ del bando.
REQUISITI
Per prima cosa bisogna verificare di avere i requisiti richiesti dal bando, in particolare:
La struttura sociale (srl, coop, associazione ecc.)
La localizzazione (sede legale e/o operativa)
Il volume del fatturato
La data di costituzione
L’oggetto sociale
La compaggine sociale (presenza di donne, categorie protette, maggiori 50 anni, giovani, disoccupati ecc.)
Eventuali altri parametri specifici legati al bando e/o al progetto.
TIPOLOGIA BANDO
Subito dopo è necessario capire se quel bando è interessante per la propria attività, esaminando:
La tipologia dei progetti finanziati (il progetto che necessita del finanziamento è coerente con le richieste?)
La coerenza con la strategia aziendale
Se l’importo erogato è sufficiente per realizzazione progetto o, almeno, il Minimum Viable Product (MVP)
Se i tempi e le modalità di erogazione del finanziamento (con anticipo, a saldo, con fideiussione, eventuale necessità/disponibilità di prestiti ecc.) sono adeguati alle esigenze progettuali/aiendali #strategia finanziaria
L’eventuale presenza di richieste particolari (team di almeno x dipendenti, presenza di tipologie specifiche di collaboratori ecc.)
Le voci di spesa compatibili con le necessità (p. es. impossibilità di finanziare consulenze ritenute necessarie)
I vincoli e le regole di rendicontazione (che potrebbero anche impegnare del personale dedicato)
La possibilità/capacità di attivare RTI, reti d’impresa, ATI, partenariati nazionali e internazionali
La capacità di produrre tutta la documentazione richiesta per la partecipazione (vedi punto 3).
CAPACITÀ OPERATIVA
Prima di decidere se partecipare o meno, inoltre, è necessario verificare anche le proprie di avere le necessarie capacità operative:
L’eventuale necessità di disponibilità finanziaria iniziale (quasi nessun bando finanzia il 100%a fondo perduto e quasi tutti i bandi richiedono un contriuto del 20-30% da parte del beneficiario)
La disponibilità di personale in grado di redigere, verificare e raccogliere la documentazione richiesta
La disponibilità di consulenti di supporto, se richiesti dal progetto, nei tempi giusti
La disponibilità dei fornitori a mandare rapidamente i preventivi (se richiesti)
Seguiranno altri articoli sul lavoro nella finanza agevolata, un tema sul quale molte persone hanno poca familiarità.
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